Un sondaggio su 4.000 cittadini del Vecchio continente rivela comuni dimenticanze e piccoli tic. E l'eccitazione della partenza fa brutti scherzi.
MAGARI la lista delle cose da mettere in valigia è pronta da giorni, ma all'ultimo momento ci si affanna per trovare il cuscino per dormire in aereo o le babbuccette, quelle tanto comode quando si entra a visitare i siti nei quali bisogna togliersi le scarpe. La preparazione della valigia è uno dei momenti più delicati in vista di una vacanza. Non è un azzardo dire che se si vuole davvero mettere alla prova un rapporto di coppia, più che con il viaggio in sé, bisognerebbe verificarlo nel momento della preparazione della valigia, o quando la si apre in albergo e si scopre che si è dimenticato qualcosa di fondamentale. Già, ma cosa? La maggior parte dei viaggiatori mette in valigia prima di tutto la biancheria intima, ma dimentica spesso il pigiama, vero negletto dei bagagli europei.
Il sondaggio. È un'indagine del sito di prenotazioni online lastminute.com ad indagare sulle abitudini pre partenza dei turisti europei. Giocando un po' con l'argomento (ma per un sito di prenotazioni è fondamentale conoscere bene i suoi utenti) e a ridosso delle vacanze estive, lastminute. com ha chiesto a viaggiatori europei e americani come fanno la valigia, cosa dimenticano più facilmente, cosa fanno il giorno prima della partenza. Ma non solo, perché tra le domande alle quali hanno risposto oltre 4.000 utenti, per lo più donne tra i 25 e i 34 anni, c'erano anche quelle sul modo in cui una vacanza influisce sul rapporto di coppia e su quanto tempo prima si pianifica un viaggio. I risultati sono un divertente spaccato dei turisti europei, tra i quali gli italiani si distinguono per la loro parlantina. Sono loro i più chiacchieroni, quelli che attaccano bottone e cercano sempre di parlare con il personale di bordo. Ai tedeschi, invece, va il primato dei dormiglioni: appena allacciate le cinture di sicurezza sprofondano nel sonno, spesso russando rumorosamente.
E il pigiama resta a casa. La media delle risposte, tra turisti europei e americani, indica che l'oggetto più dimenticato è il pigiama, ma per gli italiani è l'asciugacapelli a restare a casa più frequentemente (19,94%), mentre l'abbigliamento per la notte è dimenticato nel 17,24% dei casi. Si dimenticano frequentemente anche il carica batterie per il cellulare e la spazzola per capelli, mentre il classico spazzolino non rientra neanche nell'elenco.
Prima di tutto. Strano che il pigiama resti a casa quando la prima cosa che tutti i viaggiatori citati dal sondaggio mettono in valigia è la biancheria. Evidentemente quella per la notte è meno essenziale o non rientra nella categoria. Una volta sistemate mutande e calzini nel bagaglio si pensa ai pantaloni e agli oggetti da toeletta. Tutti ottimisti o sconsiderati i viaggiatori occidentali, perché il kit di medicinali viene dopo il caricatore per il cellulare e dopo libri e giochi. Non per gli italiani, però: con i francesi sono coloro che indicano più raramente i libri o articoli per l'intrattenimento tra gli oggetti da mettere subito in valigia, mentre il pronto soccorso è tra le prime cose da mettere nello zaino.
Il minimo indispensabile. Stando a quel che raccontano, i turisti sono bravissimi nell'organizzare i loro bagagli, spesso preparano una lista con tutte le cose da portare e riescono a prevedere quali saranno indispensabili. I francesi sono quelli che cominciano con largo anticipo a compilare l'elenco, i britannici ammettono per il 14% di "prendere la prima cosa che trovano nell'armadio" e metterla nel bagaglio. Altrimenti c'è una buona percentuale di loro che riesce a "convincere il proprio partner o i genitori" a preparargli la valigia.
Valigie last minute. Se il 15% degli spagnoli è tanto bravo da preparare i bagagli addirittura una settimana prima, la maggior parte dei turisti fa la valigia il giorno precedente il viaggio e svedesi, americani e britannici in buon numero si riducono all'ultimo momento utile. Gli italiani sono nella media europea, il 53% fa i bagagli il giorno prima e un buon 25,54% tre giorni prima. Tutto sommato si capisce anche perché è molto alta la percentuale di coloro che aspettano la notte prima della partenza per mettere tutto nel trolley: la maggior parte dei viaggiatori non riesce a chiudere gli occhi per l'eccitazione e per la paura di non sentire la sveglia e perdere l'aereo.
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